domenica 1 febbraio 2015

SESTO ESTRATTO dal CAP.6 ( Manca poco alla soluzione on demand ebook e CARTACEO )

In tutte le storie che si rispettano, c'è sempre una sfumatura rosa che colora la trama della storia.
E in questa storia fantastica, non poteva mancare.
Ecco il primo avvicinamento tra i protagonisti......


Damian prese la mano che Ania aveva poggiato sul suo braccio, accostandola alle labbra e ne baciò lentamente il palmo. Gliela sfiorò dolcemente più volte e l’attirò a sé, impulsivamente.
La avvolse in un abbraccio tenero,come a consolarla e le sussurrò all’orecchio:“Ora che ci siamo ritrovati, non permetterò a nessuno di dividerci. Tu sei il mio angelo e il solo pensiero che qualcuno ci possa allontanare scatena in me tutta quella rabbia animale che solo la tua presenza riesce a tenere a bada”.
Il calore del corpo di Damian era salutare per la tensione che pervadeva la ragazza e le sue parole fecero fluire quelle lacrime umane che a Fairy non sarebbero mai scorse sul suo viso. Pianse sommessamente, carezzando quelle braccia così forti che la stavano proteggendo e coccolando, sentendo il suo alito sul collo inspirare la sua pelle, dal sapore salmastro.
Il respiro del giovane si fece sempre più celere e profondo e Ania percepì l’aria farsi più densa e colma di tensione emotiva.
La fanciulla non si mosse, per paura che quella magia potesse terminare, ma le labbra delicate di Damian, che le sfioravano le spalle, le fecero venire i brividi in tutto il corpo.
Le baciò l’incavo tra il collo e la spalla, spostandosi lievemente da una zona all’altra di quel punto e, ogni volta che toccava un nuovo punto del corpo, l’attesa di quelle labbra erano sempre più inebrianti. D’un tratto capì quello che stava succedendo tra di loro e forzando la sua volontà per dar conto alla ragione, gli toccò il petto con le mani per allontanarlo da sé, con riluttanza. Lui aprì gli occhi, come se finora fossero volati in una parte del mondo, dove non esistevano altri che loro due, e mise a fuoco quello che stava accadendo.
Si sfregò i capelli con energia, voltando lo sguardo verso il mare, per prendere le distanze da lei.
Le mani si insinuarono tra i capelli come a voler riprendere il controllo e la ragazza lo vide respirare a pieni polmoni, per diminuire il fluire del sangue che lo sentiva pulsare, così come i battiti accelerati del suo cuore. Entrambi erano stati preda del proprio istinto ed ora tornavano con i piedi per terra.
Alla fine, Damian si voltò verso di lei, ormai sicuro di aver recuperato il sangue freddo, anche se gli occhi sfumati di color oro, tradivano il suo stato d’animo, come se la sua natura stesse per prendere il sopravvento sul suo raziocinio.
“Pensi che quello che stava accadendo fosse sbagliato?” – disse quasi adirato – “ci siamo fatti prendere dall’ambiente e dall’atmosfera e abbiamo abbassato la guardia.
Ma non mi sembrava che la cosa ti dispiacesse, anzi. Ho frainteso tutto o hai semplicemente cambiato idea, all’ultimo momento?”, terminò col dire.
Ania scosse il capo con lo sguardo frustrato, tanto quanto quello di Damian, comprendendo che l’emozione del momento era reciproca.
“Quello che abbiamo provato era autentico Damian, ma non possiamo…” si giustificò sconsolata, senza terminare la frase.
Il ragazzo si sistemò i capelli scompigliati dalla brezza marina e camminando velocemente, la oltrepassò, dirigendosi spedito verso la moto.
“Ok messaggio ricevuto, ma sono sicuro che questa attrazione che c’è tra noi non è dovuta al momento o alla circostanza.
Questa energia che ci spinge l’uno verso l’altra non è una sensazione nuova per nessuno dei due, ma se preferisci che mantenga le distanze, lo farò.
Quando lo accetterai, verrai tu a cercarmi” e detto ciò accese la moto, mise il casco e fece capire che il capitolo, per ora, era concluso.

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