lunedì 16 febbraio 2015

OTTAVO ESTRATTO CAP. 7

( Pensate che tutte le storie d'amore,siano le stesse? Beh no!!! Questa non è propriamente normale....
Non ci sono solo duelli, scontri e rivendicazioni...ci sono anche maledizioni..)

Erano un tutt’uno ora e la passione che ribolliva dentro di lui fece crollare la resistenza della fanciulla. Anche Ania prese a baciarlo con ardore, sussurrando il suo nome con passione.
Ma qualcosa in Damian mutò: sentì infuocare i sensi e l’istinto animalesco che ormai riconosceva, si appropriò del suo essere, senza riuscire a controllarlo, in alcun modo.
Il suo corpo stava cambiando e il ringhio del licantropo che era in lui, gli salì in petto. Il suo corpo stava aumentando di volume e vide le mani infoltirsi di peluria.
D’istinto, saltò fuori dal divano e si addossò alla parete, con fare minaccioso.
Ania aprì gli occhi e vide lo sguardo aggressivo che Damian le lanciava – i suoi occhi fissi su di lei
– e uscì un rantolo dalle sue labbra.
La ragazza si mise lentamente seduta, con la mano rivolta verso di lui, parlando pacatamente.
” Damian stai tranquillo, è tutto a posto, stai calmo”.
Damian le diede le spalle e cominciò a respirare affannosamente per riprendere il controllo di sé.
Poggiò le mani sulla parete, abbassò il capo, per distendere la tensione nervosa che aveva in corpo, mentre le sue mani riprendevano pian piano forma umana.
Non si mosse finché non divenne padrone dei suoi istinti bestiali e solo allora si volse a guardarla.
I suoi occhi avevano ancora una piccola sfumatura ocra e un’espressione selvaggia ma stavano pian piano tornando alla normalità.
Ania lo guardò preoccupata, più della sua reazione, che di se stessa perché sapeva che non le avrebbe mai fatto del male, neanche senza controllo.
Lo vide riprendere il respiro normale e attese che lui dicesse qualcosa, prima di commettere l’ennesimo errore e farlo spaventare.
“Scusa”, lo sentì solo dirle.
Un minuto di silenzio e lo vide avvicinarsi, lentamente con fare guardingo.
Rimase in piedi a distanza consigliabile per lei, ma non riuscì a dire niente che non fosse ‘scusa’.
Ania si alzò, allora, quasi a rallentatore e cercò di toccargli il braccio.
Damian fece un passo indietro per impedirglielo e mise le mani in avanti come a proteggerla da sé.
“No, non voglio che ti avvicini.
Ancora non mi sento totalmente padrone di me e non voglio rischiare di aggredirti. Ma perché non riesco a controllarmi? – E’ una punizione la mia?”, domandò stizzito.
La ragazza, contro la richiesta appena fattale, si accostò al ragazzo e prendendogli il viso tra le mani lo guardò dritto negli occhi, confortandolo con parole sicure e soavi, prima di spiegargli il perché:“I tuoi poteri sono forti e il tuo istinto ancora non è stato ancora dominato – in questo mondo –
non c’e’ niente che non vada in te.
I sentimenti caldi come la rabbia,l’aggressività e…la passione sono fonte naturale del tuo lato licantropo e devi solo imparare a controllarlo.
Qui sulla Terra, i sensi sono primari e le emozioni fanno scaturire il tuo istinto primordiale. Anche oggi al mare, stavi per cedere ma sono stata io a fermarmi in tempo, mi dispiace”.
Damian si mise una mano sugli occhi e disse, esasperato:“Vuol dire che finché non imparerò a controllare il mio lato di lupo, non potrò avvicinarmi? Rischierò di aggredirti ogni volta che il mio ardore prenderà il sopravvento sul mio raziocinio? Veramente divertente!”.
Ania soppesò le sue parole, respirò profondamente, per ricomporsi, prima di parlare:“Veramente non è solo per questo che ti trasformi in lupo....
(segue)

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