DODICESIMO ESTRATTO CAP. 11 (seguito dell'11 estratto)

In quel momento, Cam si stancò di ammirare la lotta senza esserne coinvolta e lasciando la mano del compagno, con un balzo, si scaraventò sul custode che già assaporava la vittoria su suo fratello. “Damian attento!”, disse Emma che non aveva perso di vista la rossa.
Con uno schiocco di dita, si materializzò tra il ragazzo e la donna lupo, per difenderlo e si sentì un grido lancinante sgorgarle dalle labbra.
Il morso di Cam l’aveva centrata in pieno e lo zampillio del sangue che proveniva dalla spalla, le fuoriuscì come un fiume in piena.
La ragazza ferita a morte, crollò a terra inesorabilmente, con tutti gli occhi puntati addosso, sorpresi e sgomenti, per l’inatteso epilogo.
Cam fu la prima a rimanerne sconcertata, visto che non era lei la preda che aveva mirato e rimase impietrita a fissarla.
Damian e Ethan, guizzarono immediatamente verso il corpo dolorante di Emma, ritrovandosi uno di fronte all’altro, per soccorrere la fanciulla.
Il viso di Ethan era una maschera di ghiaccio, con gli occhi sgranati e terrorizzati e temendo il peggio. La paura di quello che era successo cancellò il suo velo di dannato e dal suo sguardo, ora, si poté intravedere solo preoccupazione e dolore per l’amante.
Damian alzò la testa quel tanto che bastava per sentire un barlume di compassione verso il fratello, che già Ania fu accanto a loro, per soccorrere la strega.
“Dobbiamo aiutarla in fretta, non c’è tempo da perdere”, diceva la fanciulla ai due fratelli.
Le urla della fanciulla erano disumane e capirono che l’intervento sarebbe dovuto essere repentino.
Damian cercò di prenderla in braccio, ma la mano ferma di Ethan lo bloccò in un attimo, ancor prima di averla toccata.
“No io mi occuperò di lei. Nessuno dovrà toccarla se non io”, disse quest’ultimo, alzandola con cautela e dondolandola tra le braccia mentre sopravveniva la custode.
“Dove avresti intenzione di portarla in quelle condizioni, Ethan?
Trinny ha tutta la conoscenza possibile e tutti i medicamenti che occorrono per qualsiasi cura, a casa di Damian – qui non possiamo fare niente per lei.
Dobbiamo condurla da lui e se vuoi venire a controllare, nessuno te lo vieterà”, sentenziò con autorità Ania, avvicinandosi alla sua amica, con l’intento di portarla via.
Il biondo vampiro fissò con dolore il volto della sua amata e chiuse gli occhi, in una lotta interiore tra quello che doveva e quello che voleva fare.
Alla fine, prevalse il raziocinio e passando la ragazza dalle sue braccia a quelle di Damian, dichiarò che la sua presenza non poteva esserle d’aiuto e che dovevano occuparsi loro di lei.
“Vi darò ventiquattro ore di tempo per stabilire come curarla e poi verrò a vedere io stesso. Questa è solo una tregua, precisiamo!”, finì col dire.
Guardò un ultima volta Emma, le carezzò il viso con tenerezza, le posò un bacio sulla fronte e le sussurrò: “Cerca di combattere, amore, tu sei forte e puoi farcela.
Io sono qui per te, non ti abbandonerò”.
Damian lo rassicurò che si sarebbero presi cura di lei e si sentì minacciare.
“Conviene a tutti voi che non le succeda niente, altrimenti avrai visto ben poco di quello che ti accadrà se non dovesse farcela”.
E dopo quella frase detta con enfasi, fece un balzo, saltando su un ramo e si rivolse a Cam.
“ Andiamo, hai fatto più danni di quelli che avresti dovuto fare.
Speriamo bene per lei, perché salverai il tuo bel faccino, lupo”, la minacciò, sottilmente.
La ragazza ormai, ripreso la sua aria di superiorità e aver assimilato finalmente di aver fatto fuori uno di loro, li guardò soddisfatta e disse al suo compagno: “Questo è quello che capita a chi decide di mettersi in mezzo!”.
Chris, però, non si mosse ancora dal suo posto, continuando a controllare la situazione della sua amica di tante scorribande.
Si volse verso Damian, preoccupato e gli chiese se se la sarebbe cavata.
Damian alzò le spalle e prendendo la palla al balzo, lo invitò con tono confortante:“ Se ti interessa sapere le condizioni di Emma, vieni con noi e lo vedrai con i tuoi occhi”.
Ma Chris aveva scelto già il suo destino e fece cenno di no con il capo con rassegnazione, prima di afferrare la mano che Cam gli poneva.
E insieme sparirono, seguendo il vampiro nella boscaglia.

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