giovedì 31 marzo 2016

TIRIAMO LE SOMME....

Ogni tot di tempo, cerco sempre di fare il punto della situazione per capire dove sono arrivata e da dove sono partita. E mi sono accorta che negli ultimi mesi, sono ferma ai box...Come mai?
Sabato scorso è stato il mio compleanno e l'unica cosa che ha reso la giornata particolare sono stati gli oltre 160 auguri sul mio profilo Facebook, le 30 foto di auguri, le decine di messaggi in chat e su whattsapp e qualche telefonata di familiari. E poi? Il vuoto più totale.
Gli stimoli, la creatività e la voglia di farmi conoscere come scrittrice stanno a farsi benedire.
Come mai? Boh? Forse perché sono stanca di chiedere consensi che a quanto pare, mi aiuterebbero nel mio sogno di far leggere le mie cose. Ad oggi, con tre pubblicazioni all'attivo e uno in fase di conclusione, mi sono accorta che autopromuoversi non fa per me. Niente non ci riesco.
Non ho quel pelo sullo stomaco e quella faccia tosta di molti "colleghi" che stanno sempre lì a chiedere e chiedere e chiedere...Ma come fanno?
Talmente bramosi di numeri che non si fermano neanche di fronte all'educazione e che con la loro sfacciataggine, si propongono senza che tu gli abbia chiesto nulla.
Nascono di continuo gruppi, ideati da scrittori per farsi conoscere e alla fine cambia solo il nome e le persone poi sono sempre le stesse. Ti chiedono l'amicizia e dopo pochi minuti, sono lì a rifilarti link di vendita o di pagine autore. Ma come si fa???
Senza contare alcune situazioni che si stanno venendo a creare, di cui ero totalmente all'oscuro.
Sapevate che ci sono alcune persone dedite alla poesie, talmente ossessionate dai gruppi che se gli fai un torto, diventano stalker? Non ci credete. Sono spettatrice di un'amica che ama l'arte e la poesia in maniera talmente viscerale che ne hanno fatto membro di ben 20 gruppi. Uno di questi ossessionati poetastri (solo così si possono definire) che quando la mia amica ha deciso di abbandonare i suoi 10 gruppi, perché aveva scoperto che tentava di portar via amici per inserirli nelle sue community.
Per farla breve, per dispetto l'ha segnalata due volte sul Social per bloccarle il profilo.
Se questo non è assurdo, non so proprio. Più passa il tempo e più mi accorgo che certi omicidi fuori dal normale, riflettono piccoli universi insani che ci vivono accanto.
Poi dicono che sono scostante nell'accettare amicizie senza foto o non rispondere a domande strane che mi vengono fatte in chat. Ma che scostante, sono solo prudente e scusate se è poco.
In tutto ciò, vivere il virtuale sta diventando un vero e proprio assalto alla serenità d'intenti e non so quanto io potrò sopportarlo senza scoppiare.
Ci sono troppe ipocrisie da gestire e la mia natura onesta non ce la fa a gestire tutto con filosofia.
E tutto è cominciato da quando ho deciso di scrivere romanzi e poesie. Ma sarà veramente così che va il mondo? Non credo proprio e se stare in questo marasma, mi fa stare male, preferisco rimanere anonima e vivere con tranquillità solo le reali amicizie.
Anche se questo vorrà dire che i miei romanzi non verranno letti. Io continuerò a scrivere e ad esprimere me stessa con la poesia. Tutto quello che ne deriverà, sarà ben accetto.
Non è servito neanche fare uno sconto extra, in quanto non ho promosso a manetta le mie opere.
Eh già, non so pubblicizzarmi e a questo punto neanche me ne frega più. Chi vorrà leggermi, lo farà.
E se piacerà, sarà il passaparola a fare il resto. Io alzo le mani.
Intanto finirò di correggere questa mia prossima creatura, focalizzandomi con lo scrivere l'ultimo episodio della mia trilogia fantasy appena possibile. Magari farò la fine di tanti scrittori, poeti e pittori che sono diventati riconoscibili dopo morti ah ah!!!! Entrerei comunque nella storia...
Ah....mi sono sfogata scusate!!! Ma quando ci vuole, ci vuole.
Avete sbuffato? Spero di no. Anzi, se qualcuno volesse darmi la sua opinione, uno scambio di idee sarebbe ideale. Poi se qualcuno vorrà anche farmi l'onore di leggere i miei SPIRITI GUARDIANI o perdersi nei versi della mia piccola silloge IMPERFETTI... NOI ne sarei veramente contenta.
Altrimenti, amici come prima ah ah!!!
Dimenticavo: spero che abbiate passato buone feste pasquali. Io dovrò rimettermi a dieta: non so se rendo l'idea ah ah!!!
Alla prossima, con affeto
Stefania
P.S. tanto per provare ad essere sfacciata, toh metto il link dei miei libri per chi fosse interessato
http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Dstripbooks&field-keywords=stefania+palamidesi+

5 commenti:

  1. Perdonami Stefania, ma forse il link dei tuoi libri avrebbe meritato una presentazione meno astiosa e diffidente, una presentazione inerente i contenuti e tale da incuriosire il lettore. Vedi, personalmente non credo vi sia nulla di male a promuovere se stessi, quando si crede in ciò che si fa e devo anche riconoscere che senza marketing anche un capolavoro finirebbe per essere la classica perla nascosta nell'immondizia. Tu credi che i tuoi libri siano buoni? Promuovili e basta! Chi crede in te ti appoggerà. Un saluto

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    1. Lo so. Hai ragione ma lo sfogo era veramente sentito. Pro muoversi è smettere di essere creativi e ci vuole quel pelo sullo stomaco di cui parlavo. Lo faccio comunque ma con meno entusiasmo dei primi tempi. Alla terza produzione, non ho molti riscontri se non dopo averli letti. Quella per me è soddisfazione. E il passaparola mi ha portato altri lettori.

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    2. Non capisco per quale motivo ritieni che il "sapersi vendere" (mi sia consentita la licenza poetica) significhi smettere di essere creativi... le più grandi opere d'arte sono nate quando gli artisti lavoravano nelle botteghe artigianali, eseguivano lavori su commissione e dietro compenso. Perché credi sia stata affrescata la Cappella Sistina?? :-D il "pelo sullo stomaco" di cui parli è quello che hanno coloro che essendo privi di talento, cercano di affossare gli altri per emergere, ma sai... a chi possiede capacità non serve il pelo sullo stomaco: basta essere migliori ed esserne in grado, non è necessario essere pelosi... Del resto scrivere è un lavoro che richiede anche l'impegno del proprio tempo: non hai mai tempo di scrivere se non è questo il lavoro che ti dà da vivere, sicché... saper vendere anche la cultura diventa una necessità: certo si tratta anche di fare i conti con se stessi ed i propri limiti, ma in questo gli altri non c'entrano. Io ho scoperto che esistono scrittori davvero straordinari, anche se del tutto sconosciuti e sono tanti... Tu di cosa scrivi?

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    3. Non è il fatto di sapersi vendere, ma dover occupare del tempo che potrei dedicare a scrivere, per promuovermi in un mondo dove non c'è molto spazio e quel poco che c'è, è già pieno di pesci più feroci e determinati di me.
      Il mio sogno sarebbe quello di poter vivere della mia più grande passione e per realizzare, ho rinunciato ad altre cose. Ci credo tanto e mi fa stare bene. Per ora, mi sono dilettata a scrivere fantasy perché ho una fervida immaginazione e avevo bisogno di sfogarla ah ah!!! Ora sto in procinto di terminare un romanzo un pochino diverso, più sulla spiritualità. Altro argomento che mi interessa particolarmente condensando anche poetica e sentimenti. Un piccolo esperimento che desideravo fare.

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    4. In bocca al lupo Stefania! :-)

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